L’Italia del lungo Quattrocento
Influenze, interazioni, trasformazioni
Secondo incontro: culture e rappresentazioni
Napoli, 23-24 ottobre 2023
L’Italia del lungo Quattrocento (dal 1400 circa al sacco di Roma nel 1527) fu uno straordinario laboratorio delle culture politiche, letterarie ed artistiche. Questo secondo convegno, dopo il primo del novembre 2021 dedicato al politique (le forme del potere, la guerra, la diplomazia, il pensiero politico; cfr. il bando e il programma), intende concentrarsi sulle forme e sulle tecniche della rappresentazione nelle arti e nella letteratura.
Il convegno si articolerà in quattro sessioni, a carattere interdisciplinare :
- I modelli
- I linguaggi
- Le tecniche
- Gli spazi
Le sessioni possono ospitare interventi che riguardano la letteratura, la lingua, la musica, il teatro, la storiografia, le arti figurative, l’architettura, la filologia, la storia del libro manoscritto e a stampa.
Si auspicano interventi che, in questi differenti ambiti, evidenzino come uomini e donne, testi, opere d’arte, oggetti, innovazioni tecniche provenienti da regioni esterne allo spazio italiano ne abbiano influenzato in qualche misura la produzione culturale. Come nel primo convegno, le influenze non vanno intese meccanicamente, perché si realizzanno nell’ambito di processi complessi di scambi, interazioni, trasformazioni. Modelli, linguaggi e tecniche possono essere indagati con riferimento a un singolo fenomeno (un genere letterario, l’arte tipografica, ad esempio), una singola personalità (un architetto, un poeta, un musico, un committente) o un singolo ambiente culturale (un gruppo sociale, una corte, un’area linguistica). La sessione “Gli spazi” è dedicata agli spazi aperti e chiusi della rappresentazione e della comunicazione (ad esempio performances musicali e teatrali, cerimonie, predicazione, oppure piazze, sale e palazzi come mezzo per esprimere ruoli di potere).
Le proposte, per un massimo di 2000 caratteri spazi inclusi, vanno spedite entro il 20 ottobre 2022 agli indirizzi lvissiere@gmail.com e francesco.senatore@unina.it. Gli interventi possono essere tenuti in italiano, francese, inglese, spagnolo, catalano.