Napoli e dintorni nella novellistica italiana tra Trecento e Cinquecento

Quando
21/01/2020    
3:00 pm - 6:00 pm
Dove
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[:it]Si terrà martedì 21 gennaio 2020 alle ore 15:00 (aula F, Dipartimento di Studi Umanistici – Università degli Studi di Napoli Federico II) un incontro legato al ciclo seminariale Il Canto della Sirena con la relazione di Adriana Mauriello (Università degli Studi di Napoli Federico II) dal titolo Napoli e dintorni nella novellistica italiana tra Trecento e Cinquecento.

Nel corso del seminario si punterà l’attenzione sui vari volti che la città di Napoli ha assunto nell’ambito del genere novellistico tra il XIV e il XVI sec. «A partire dal Trecento – dichiara Adriana Mauriello – Napoli è stata oggetto di giudizi contradditori, che l’hanno definita un luogo di delizie o una sorta di girone infernale. Basterà ricordare la descrizione estremamente negativa fornita da Petrarca nel V libro delle Familiares o lo sguardo a 360 gradi di Boccaccio, che mette in luce la poliedricità della “scena” napoletana. L’intervento si occuperà delle modalità di rappresentazione della città partenopea nelle principali raccolte novellistiche, dal Decameron al Fuggilozio di Tomaso Costo, passando per il Novellino di Masuccio Salernitano, le Novellae di Girolamo Morlini, la raccolta di Tommaso Mariconda e la Siracusa di Paolo Regio».

Le tematiche affrontate costituiranno un’ulteriore importante tappa del percorso seminariale Il Canto della Sirena, a cura di Giuseppe Germano, Antonietta Iacono, Pasquale Sabbatino, Vincenzo Caputo e Gianluca del Noce. Questo ciclo di seminari da diversi anni intende mettere in luce e valorizzare caratteri, aspetti e protagonisti della cultura umanistico-rinascimentale di ambito partenopeo, con un’attenzione dedicata anche alle peculiari declinazioni europee di tale cultura. Simbolo di tradizione sapienziale e richiamo alle origini greche della città, il mito di Partenope, la sirena sul cui sepolcro sarebbe sorta la città di Napoli e a cui è intitolato il ciclo seminariale, rappresenta uno dei principali fattori identitari per i protagonisti dell’Umanesimo e del Rinascimento napoletano.

Per informazioni:

Gianluca del Noce
gianlucadelnoce@gmail.com
3289484540

Vincenzo Caputo
vincenzo.caputo@unina.it
3392572876

Locandina[:en]Si terrà martedì 21 gennaio 2020 alle ore 15:00 (aula F, Dipartimento di Studi Umanistici – Università degli Studi di Napoli Federico II) un incontro legato al ciclo seminariale Il Canto della Sirena con la relazione di Adriana Mauriello (Università degli Studi di Napoli Federico II) dal titolo Napoli e dintorni nella novellistica italiana tra Trecento e Cinquecento.

Nel corso del seminario si punterà l’attenzione sui vari volti che la città di Napoli ha assunto nell’ambito del genere novellistico tra il XIV e il XVI sec. «A partire dal Trecento – dichiara Adriana Mauriello – Napoli è stata oggetto di giudizi contradditori, che l’hanno definita un luogo di delizie o una sorta di girone infernale. Basterà ricordare la descrizione estremamente negativa fornita da Petrarca nel V libro delle Familiares o lo sguardo a 360 gradi di Boccaccio, che mette in luce la poliedricità della “scena” napoletana. L’intervento si occuperà delle modalità di rappresentazione della città partenopea nelle principali raccolte novellistiche, dal Decameron al Fuggilozio di Tomaso Costo, passando per il Novellino di Masuccio Salernitano, le Novellae di Girolamo Morlini, la raccolta di Tommaso Mariconda e la Siracusa di Paolo Regio».

Le tematiche affrontate costituiranno un’ulteriore importante tappa del percorso seminariale Il Canto della Sirena, a cura di Giuseppe Germano, Antonietta Iacono, Pasquale Sabbatino, Vincenzo Caputo e Gianluca del Noce. Questo ciclo di seminari da diversi anni intende mettere in luce e valorizzare caratteri, aspetti e protagonisti della cultura umanistico-rinascimentale di ambito partenopeo, con un’attenzione dedicata anche alle peculiari declinazioni europee di tale cultura. Simbolo di tradizione sapienziale e richiamo alle origini greche della città, il mito di Partenope, la sirena sul cui sepolcro sarebbe sorta la città di Napoli e a cui è intitolato il ciclo seminariale, rappresenta uno dei principali fattori identitari per i protagonisti dell’Umanesimo e del Rinascimento napoletano.

Per informazioni:

Gianluca del Noce
gianlucadelnoce@gmail.com
3289484540

Vincenzo Caputo
vincenzo.caputo@unina.it
3392572876

Locandina[:ca]Si terrà martedì 21 gennaio 2020 alle ore 15:00 (aula F, Dipartimento di Studi Umanistici – Università degli Studi di Napoli Federico II) un incontro legato al ciclo seminariale Il Canto della Sirena con la relazione di Adriana Mauriello (Università degli Studi di Napoli Federico II) dal titolo Napoli e dintorni nella novellistica italiana tra Trecento e Cinquecento.

Nel corso del seminario si punterà l’attenzione sui vari volti che la città di Napoli ha assunto nell’ambito del genere novellistico tra il XIV e il XVI sec. «A partire dal Trecento – dichiara Adriana Mauriello – Napoli è stata oggetto di giudizi contradditori, che l’hanno definita un luogo di delizie o una sorta di girone infernale. Basterà ricordare la descrizione estremamente negativa fornita da Petrarca nel V libro delle Familiares o lo sguardo a 360 gradi di Boccaccio, che mette in luce la poliedricità della “scena” napoletana. L’intervento si occuperà delle modalità di rappresentazione della città partenopea nelle principali raccolte novellistiche, dal Decameron al Fuggilozio di Tomaso Costo, passando per il Novellino di Masuccio Salernitano, le Novellae di Girolamo Morlini, la raccolta di Tommaso Mariconda e la Siracusa di Paolo Regio».

Le tematiche affrontate costituiranno un’ulteriore importante tappa del percorso seminariale Il Canto della Sirena, a cura di Giuseppe Germano, Antonietta Iacono, Pasquale Sabbatino, Vincenzo Caputo e Gianluca del Noce. Questo ciclo di seminari da diversi anni intende mettere in luce e valorizzare caratteri, aspetti e protagonisti della cultura umanistico-rinascimentale di ambito partenopeo, con un’attenzione dedicata anche alle peculiari declinazioni europee di tale cultura. Simbolo di tradizione sapienziale e richiamo alle origini greche della città, il mito di Partenope, la sirena sul cui sepolcro sarebbe sorta la città di Napoli e a cui è intitolato il ciclo seminariale, rappresenta uno dei principali fattori identitari per i protagonisti dell’Umanesimo e del Rinascimento napoletano.

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Vincenzo Caputo
vincenzo.caputo@unina.it
3392572876

Locandina[:es]Si terrà martedì 21 gennaio 2020 alle ore 15:00 (aula F, Dipartimento di Studi Umanistici – Università degli Studi di Napoli Federico II) un incontro legato al ciclo seminariale Il Canto della Sirena con la relazione di Adriana Mauriello (Università degli Studi di Napoli Federico II) dal titolo Napoli e dintorni nella novellistica italiana tra Trecento e Cinquecento.

Nel corso del seminario si punterà l’attenzione sui vari volti che la città di Napoli ha assunto nell’ambito del genere novellistico tra il XIV e il XVI sec. «A partire dal Trecento – dichiara Adriana Mauriello – Napoli è stata oggetto di giudizi contradditori, che l’hanno definita un luogo di delizie o una sorta di girone infernale. Basterà ricordare la descrizione estremamente negativa fornita da Petrarca nel V libro delle Familiares o lo sguardo a 360 gradi di Boccaccio, che mette in luce la poliedricità della “scena” napoletana. L’intervento si occuperà delle modalità di rappresentazione della città partenopea nelle principali raccolte novellistiche, dal Decameron al Fuggilozio di Tomaso Costo, passando per il Novellino di Masuccio Salernitano, le Novellae di Girolamo Morlini, la raccolta di Tommaso Mariconda e la Siracusa di Paolo Regio».

Le tematiche affrontate costituiranno un’ulteriore importante tappa del percorso seminariale Il Canto della Sirena, a cura di Giuseppe Germano, Antonietta Iacono, Pasquale Sabbatino, Vincenzo Caputo e Gianluca del Noce. Questo ciclo di seminari da diversi anni intende mettere in luce e valorizzare caratteri, aspetti e protagonisti della cultura umanistico-rinascimentale di ambito partenopeo, con un’attenzione dedicata anche alle peculiari declinazioni europee di tale cultura. Simbolo di tradizione sapienziale e richiamo alle origini greche della città, il mito di Partenope, la sirena sul cui sepolcro sarebbe sorta la città di Napoli e a cui è intitolato il ciclo seminariale, rappresenta uno dei principali fattori identitari per i protagonisti dell’Umanesimo e del Rinascimento napoletano.

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Gianluca del Noce
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3289484540

Vincenzo Caputo
vincenzo.caputo@unina.it
3392572876

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Nel corso del seminario si punterà l’attenzione sui vari volti che la città di Napoli ha assunto nell’ambito del genere novellistico tra il XIV e il XVI sec. «A partire dal Trecento – dichiara Adriana Mauriello – Napoli è stata oggetto di giudizi contradditori, che l’hanno definita un luogo di delizie o una sorta di girone infernale. Basterà ricordare la descrizione estremamente negativa fornita da Petrarca nel V libro delle Familiares o lo sguardo a 360 gradi di Boccaccio, che mette in luce la poliedricità della “scena” napoletana. L’intervento si occuperà delle modalità di rappresentazione della città partenopea nelle principali raccolte novellistiche, dal Decameron al Fuggilozio di Tomaso Costo, passando per il Novellino di Masuccio Salernitano, le Novellae di Girolamo Morlini, la raccolta di Tommaso Mariconda e la Siracusa di Paolo Regio».

Le tematiche affrontate costituiranno un’ulteriore importante tappa del percorso seminariale Il Canto della Sirena, a cura di Giuseppe Germano, Antonietta Iacono, Pasquale Sabbatino, Vincenzo Caputo e Gianluca del Noce. Questo ciclo di seminari da diversi anni intende mettere in luce e valorizzare caratteri, aspetti e protagonisti della cultura umanistico-rinascimentale di ambito partenopeo, con un’attenzione dedicata anche alle peculiari declinazioni europee di tale cultura. Simbolo di tradizione sapienziale e richiamo alle origini greche della città, il mito di Partenope, la sirena sul cui sepolcro sarebbe sorta la città di Napoli e a cui è intitolato il ciclo seminariale, rappresenta uno dei principali fattori identitari per i protagonisti dell’Umanesimo e del Rinascimento napoletano.

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Vincenzo Caputo
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Nel corso del seminario si punterà l’attenzione sui vari volti che la città di Napoli ha assunto nell’ambito del genere novellistico tra il XIV e il XVI sec. «A partire dal Trecento – dichiara Adriana Mauriello – Napoli è stata oggetto di giudizi contradditori, che l’hanno definita un luogo di delizie o una sorta di girone infernale. Basterà ricordare la descrizione estremamente negativa fornita da Petrarca nel V libro delle Familiares o lo sguardo a 360 gradi di Boccaccio, che mette in luce la poliedricità della “scena” napoletana. L’intervento si occuperà delle modalità di rappresentazione della città partenopea nelle principali raccolte novellistiche, dal Decameron al Fuggilozio di Tomaso Costo, passando per il Novellino di Masuccio Salernitano, le Novellae di Girolamo Morlini, la raccolta di Tommaso Mariconda e la Siracusa di Paolo Regio».

Le tematiche affrontate costituiranno un’ulteriore importante tappa del percorso seminariale Il Canto della Sirena, a cura di Giuseppe Germano, Antonietta Iacono, Pasquale Sabbatino, Vincenzo Caputo e Gianluca del Noce. Questo ciclo di seminari da diversi anni intende mettere in luce e valorizzare caratteri, aspetti e protagonisti della cultura umanistico-rinascimentale di ambito partenopeo, con un’attenzione dedicata anche alle peculiari declinazioni europee di tale cultura. Simbolo di tradizione sapienziale e richiamo alle origini greche della città, il mito di Partenope, la sirena sul cui sepolcro sarebbe sorta la città di Napoli e a cui è intitolato il ciclo seminariale, rappresenta uno dei principali fattori identitari per i protagonisti dell’Umanesimo e del Rinascimento napoletano.

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