L'eloquenza del Re

Aspetti dottrinali in due discorsi fittizi di Ferrante nel “De bello Neapolitano” di Pontano

Autori

Parole chiave:

Umanesimo italiano, Storiografia del Rinascimento, Umanesimo monarchico, Teoria politica, Giovanni Pontano

Abstract

Il saggio mira a dimostrare il ruolo svolto dalla dottrina politica nella narrazione storica del De bello Neapolitano di Pontano, al fine di veicolare la posizione filoaragonese dell’autore, al di fuori degli schemi della propaganda ufficiale o dell’encomio letterario. In particolare la figura di Ferrante d’Aragona assume una dimensione eroica fortemente potenziata dall’uso cosciente di elementi della teoria politica. Si analizzano dunque le strategie comunicative in due discorsi, naturalmente fittizi, cioè costruiti dall’autore, che, nel primo libro, il Re rivolge rispettivamente a se stesso e ai suoi soldati, in altrettanti momenti critici della vicenda narrata.

Biografia autore

Guido Cappelli, L'Orientale Università di Napoli

Guido Cappelli è autore di numerosi saggi sul pensiero politico umanistico, su Petrarca, Machiavelli e sull’influenza dell’umanesimo italiano nella Penisola iberica. Tra i suoi volumi El humanismo romance de Juan de Lucena. Estudios sobre el “De vita felici” (Barcellona, UAB, 2002); L’umanesimo italiano da Petrarca a Valla (Roma, Carocci, 2010, 5ª ed. 2020); Maiestas. Politica e pensiero politico nella Napoli aragonese (Roma, Carocci, 2016); con Fulvio Delle Donne, Nel Regno delle lettere. Umanesimo e politica nel Mezzogiorno (Roma, Carocci, 2021). Di recente, ha curato anche il volume miscellaneo Al di là del repubblicanesimo. Modernità politica e origini dello Stato (Napoli, UniorPress, 2020).

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Pubblicato

30/06/2022

Come citare

[1]
Cappelli, G. 2022. L’eloquenza del Re: Aspetti dottrinali in due discorsi fittizi di Ferrante nel “De bello Neapolitano” di Pontano. CESURA - Rivista. 1, 1 (giu. 2022), 147–168.

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