«Basis et firmamentum totius regni»: i castellani regi di Calabria al tempo di Alfonso il Magnanimo e Ferrante d’Aragona (1442-1494)

Autori

Parole chiave:

Regno aragonse di Napoli, Storia medievale, Castellani, Calabria nel XV sec.

Abstract

Nonostante l’importanza dei castelli nel regno aragonese di Napoli, non vi sono ancora studi specifici sull’ufficio di castellano, così come sugli uomini che custodivano e gestivano quelle strutture. In primo luogo, questo saggio ricostruirà il funzionamento e le prospettive delle castellanie all’interno del demanio regio, per poi concentrarsi sulle identità e le carriere dei castellani di Alfonso e Ferrante d’Aragona, concludendosi con alcune osservazioni sulla politica monarchica di controllo del territorio e sul ruolo della società provinciale. In attesa di allargare la ricerca ad aree più vaste del regno, l’analisi sarà tuttavia limitata alla Calabria nella seconda metà del Quattrocento.

Biografia autore

Alessio Russo, Università di Napoli Federico II

Alessio Russo è dottore di ricerca, con titolo conseguito in cotutela tra l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e l’Université Paris 8. Attualmente è docente a contratto di storia medievale e titolare di un assegno di ricerca post-dottorato (Fonti storiche e letterarie sui rapporti tra Italia meridionale, Sicilia e Sardegna nel contesto mediterraneo tra Quattrocento e Cinquecento) presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Autore di una monografia dal titolo Federico d’Aragona (1451-1504). Politica e ideologia nella dinastia aragonese di Napoli (2018), i suoi studi riguardano in particolare la storia politico-istituzionale del Regno aragonese di Napoli, nonché l’ambito della cultura cavalleresca e delle sue manifestazioni nel secolo XV.

Downloads

Pubblicato

21/12/2022

Come citare

[1]
Russo, A. 2022. «Basis et firmamentum totius regni»: i castellani regi di Calabria al tempo di Alfonso il Magnanimo e Ferrante d’Aragona (1442-1494). CESURA - Rivista. 1, 2 (dic. 2022), 267–304.