La rappresentazione del nemico nel “De bello Neapolitano” di Pontano

Autori

Parole chiave:

Umanesimo italiano e Rinascimento, Storiografia umanistica, Umanesimo monarchico, Giovanni Pontano

Abstract

Il saggio propone una riflessione sulle modalità retoriche della rappresentazione del nemico adottate da Giovanni Pontano nel De bello Neapolitano, storia monografica sul conflitto seguito alla cosiddetta prima congiura dei Baroni. Particolare attenzione è riservata ai ritratti di Ferrante, Giovanni d’Angiò, Giovanni Antonio Orsini e Jacopo Piccinino, nonché all’uso di discorsi e alle adlocutiones militari.

Biografia autore

Antonietta Iacono, Università di Napoli Federico II

Antonietta Iacono insegna Letteratura latina medievale e umanistica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II; e conduce ricerche critico-testuali, filologiche e letterarie indagini sui testi del medio latino, prediligendo la letteratura in lingua latina dell’area napoletana aragonese. Tra le sue pubblicazioni più recenti si possono ricordare: l’edizione critica: Giovanni Gioviano Pontano, De bello Neapolitano (in collaborazione con G. Germano e F. Senatore, 2019); e la monografia: Porcelio de’ Pandoni: l’umanista e i suoi mecenati. Momenti di storia e di poesia. Con un’Appendice di testi (2017); e una serie di saggi: Commentarii e biografia nella produzione storiografica di Porcelio de’ Pandoni (2020); Le satire di Giano Anisio (2021); Mythopoeia und Wissenschaft in De hortis Hesperidum von Giovanni Gioviano Pontano (2021).

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Pubblicato

30/06/2022

Come citare

[1]
Iacono, A. 2022. La rappresentazione del nemico nel “De bello Neapolitano” di Pontano. CESURA - Rivista. 1, 1 (giu. 2022), 169–214.